Hawaiian Host Group non è l’unico ad avere un forte desiderio di automatizzare, ma con alle spalle una buona dose di cautela. “Avevamo diversi motivi per intraprendere questo percorso”, spiega Chris Rabago, direttore della produzione di Hawaiian Host Group, in una recente intervista di ROKStudios. “La nostra posizione su un’isola lontana comporta sfide uniche. Nel considerare la nostra transizione verso l'automazione, dovevamo tenere in debito conto queste sfide per assicurarci di avere un risultato di successo.
“Alcuni dei nostri dipendenti erano scettici ”, continua, “avendo la convinzione comprensibile, ma stereotipata, che l’automazione dovesse sostituirli. Ma questo non era affatto il nostro obiettivo. Volevamo ottimizzare le nostre operazioni investendo in tecnologie che aiutassero e valorizzassero gli operatori. Ci siamo concentrati sul modo in cui i nostri dipendenti avrebbero interagito con i robot. Volevamo utilizzare un'interfaccia utente intuitiva, accessibile e in linea con una forza lavoro in crescita che preferisce un ambiente di lavoro più digitalizzato".
Billy Goodman, amministratore delegato di CAMA North America, spiega il processo: “Adottiamo sempre un approccio consulenziale di squadra. Infatti, il lavoro di Cama su questo progetto è stato riconosciuto dalla World Confectionery Conference del 2023, dove abbiamo vinto il premio Team of the Year.
“Il primo passo consiste nell’analizzare e verificare i bisogni specifici del cliente”, continua. “Poi, utilizzando il nostro ambiente “sandbox” di macchine e moduli, che include tecnologie di caricamento dall’alto e laterale, insieme a soluzioni di terze parti, sistemi di visione, pinze e, naturalmente, automazione come in questo caso, creiamo delle soluzioni personalizzate che rispondono alle specifiche esigenze dell’applicazione. Ogni progetto è davvero unico, anche se i principi operativi delle macchine sono relativamente standard. In questo caso, dovevamo tenere in considerazione molteplici aspetti, tra cui il personale, lo spazio in fabbrica, gli immobili e le esigenze operative.
“In questo tipo di progetti, le collaborazioni sono fondamentali”, spiega Goodman, “non solo per sviluppare i concetti iniziali, ma anche per portare il progetto fino alla sua realizzazione, andando oltre la messa in servizio, per una soluzione a lungo termine. Alcuni dei nostri strumenti Industry 4.0 si adattano sicuramente alle nuove generazioni, cresciute lavorando su telefoni e tablet digitali.”